Cile, le ferite aperte di un paese diviso
Cile, 11 settembre '73, oppositori rinchiusi negli stadi della capitale – Reuters
Internazionale

Cile, le ferite aperte di un paese diviso

1973-2013 Nell'anniversario del golpe, molti fanno mea culpa ma in pochi chiedono scusa. Scontri e dibattiti a quarant'anni dal colpo di stato di Augusto Pinochet
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 11 settembre 2013
Filippo FioriniSANTIAGO DEL CILE
La faglia che corre lungo la costa cilena da Arica a Puerto Williams sembra essere un avvertimento nascosto: attenti, sotto la superficie, permane la rottura. È così, molti cileni hanno approfittato di questi 40 anni dal colpo di Stato per tornare a parlare della dittatura, a tavola o al lavoro; tanto più l’hanno fatto, quanto più hanno capito che ci vorrà ancora tempo per arrivare alla pace che in fondo desiderano. Infatti, a dispetto delle mille bandiere cilene che sventolano sui davanzali e sulle auto, di Cile ce ne sono ancora almeno due e forse anche di più. Due sono...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi