Internazionale

Ciclone antidoping sulla Russia dell’atletica, chiesta la squalifica

Olimpiadi di Rio a rischio La Wada accusa: spectre russa per alterare o insabbiare i risultati, un terzo dei medagliati russi dopati. E chiede l’estromissione di Mosca da ogni competizione agonistica almeno per i prossimi due anni. Il responsabile dei laboratori russi Vadim Zelichenok: motivazioni politiche

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 novembre 2015

Lo scandalo dello sport degli ultimi anni. Forse più del terremoto Fifa che sta facendo lievitare lo stress di Sepp Blatter. La Wada, agenzia mondiale antidoping, ha chiesto alla Iaaf, la Federazione internazionale di atletica leggera, l’estromissione della Russia da ogni competizione agonistica almeno per i prossimi due anni, quindi anche per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

Niente Brasile o Mondiali perché la commissione indipendente dell’agenzia antidoping ha presentato un report a Ginevra – dopo le rivelazioni della televisione tedesca Ard che qualche mese fa trasmetteva il documentario Dossier doping: come la Russia fabbrica i suoi campioni, aggiungendo che almeno un terzo dei medagliati nel fondo e mezzofondo alle Olimpiadi e ai Mondiali degli ultimi 12 anni avrebbero usato sostanze proibite -, che svelerebbe la presenza di un sistema occulto diretto dalla federazione di atletica russa, una spectre in grado di nascondere o alterare migliaia di test antidoping positivi di atleti russi. Un doping di Stato, con il placet di governo e servizi segreti, mazzette a vari zeri alle vette della Iaaf stessa, ex presidente incluso. Il clic di avvio a questo sistema di sabotaggio dello sport pulito sarebbe partito dal ministro dello sport della Federazione Russa Vitaly Mutko.

E sempre dal dossier Wada emergerebbe l’attività di un laboratorio parallelo alla periferia di Mosca dove i test degli atleti sarebbero stati controllati prima di essere spediti dall’antidoping russo. Che avrebbe testato solo campioni senza anomalie, mentre gli atleti positivi venivano avvertiti. E in alcuni casi anche sanzionati nel portafogli, se beccati positivi ai controlli antidoping. Tra le accuse mosse dalla Wada anche la distruzione di quasi 1500 test antidoping del direttore del laboratorio di Mosca, Grigory Rodchenko. Inoltre il report punta il dito contro i servizi segreti russi, l’Fsb, con spie intrufolate nei sistemi operativi delle strutture antidoping per manipolare eventuali positività durante i Giochi invernali di Sochi 2014. Un’indiretta accusa anche al governo russo di partecipazione al gioco sporco. La Wada ha anche chiesto la radiazione a vita di cinque atleti, tra cui l’olimpionica degli 800 ai Giochi di Londra 2012 Marya Savinova e della terza classificata in quella gara, Ekaterina Poistogova.

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Lamine Diack

Insomma, un big bang inatteso ma solo nelle proporzioni. Sull’atletica leggera russa c’erano già gli occhi dell’Interpol – che ha collaborato con la Wada nell’inchiesta svelata ieri -, con un’operazione internazionale su un sistema corruttivo che riguarderebbe atleti e dirigenti russi. In questo caso il via alle indagini è arrivato con le perquisizioni della Gendarmerie francese e nei guai è finito l’ex numero uno della Iaaf per 16 anni, il senegalese Lamine Diack, accusato di corruzione e riciclaggio, per somme di danaro, circa 200 mila euro, incassate per il silenzio su più casi di positività.

E siamo solo all’inizio, «alla punta dell’iceberg» come ha riferito il capo della commissione della Wada, Dick Pound. Le accuse al governo russo avranno conseguenze politiche, la Russia da anni punta sllo sport per mostrare il suo profilo migliore all’Occidente. La Iaaf, in attesa di chiarimenti, ha deciso di avviare la procedura delle sanzioni chieste dalla Wada per la Russia.

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Il ministro dello sport russo Mutko

Da Mosca invece il ministro dello sport Mutko nega le accuse con la Wada che non avrebbe alcun diritto di sospendere la federazione di atletica mentre per il responsabile dei laboratori antidoping russi, Vadim Zelichenok ci sarebbero motivazioni politiche nelle sanzioni.

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