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Ciclisti in presidio sotto al ministero di Salvini

Ciclisti in presidio sotto al ministero di SalviniIl presidio dei ciclisti a Porta Pia a Roma sotto il ministero di Salvini

Sicurezza Stradale «Basta morti in strada». La protesta contro il leghista: «Hai tagliato tutti i 94 milioni per le ciclabili»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 14 dicembre 2022

La prima pioggia invernale romana non ha impedito ieri mattina a un centinaio di ciclisti di tenere il presidio “Basta morti in strada, basta morti in bici” sotto il ministero di Matteo Salvini a porta Pia .

Il leader leghista, sempre prodigo di social nel ricordare i morti stradali (di sua competenza) fra cui Davide Rebellin, proprio martedì se n’è uscito con le sue proposte per contrastare la carneficina di ciclisti lungo le strade italiane: «Obbligo del casco e targa per le bici».

«Si tratta di misure assolutamente inutili anche perché nel frattempo la legge di Bilancio ha azzerato i 94 milioni previsti per le piste ciclabili», attacca Alessandra Bonfanti, responsabile Mobilità attiva di Legambiente, prima organizzatrice del presidio tenuto insieme un’altra decina di organizzazioni, poi ricevuta inutilmente da una dirigente del ministero.
Le richieste dei ciclisti – che hanno bloccato simbolicamente via Nomentana – sono tutt’altre: «città a 30 km/h, più fondi per le ciclabili, subito la legge sulla distanza di sorpasso a 1,5 metri e politiche orientate alla Vision Zero che permettano di dare spazio e sicurezza alle persone prima che alle auto, azzerando le vittime degli incidenti»

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