Fondatore delle cooperative sociale Lo Yeti e Ermes, quest’ultima attiva tra e con le famiglie rom, educatore professionale molto noto e attivo nel mondo del terzo settore, militante libertario, antimilitarista e antiautoritario, Salvatore Di Maggio, 55 anni, è morto la sera del 18 marzo in seguito all’incendio del suo appartamento a Torre Gaia, mentre sua moglie e suo figlio di quindici anni sono riusciti a mettersi in salvo.

“Quanto ci mancherà” si legge sulla pagina social dei volontari di Ermes.

“Un dolore immenso! Una tragedia assurda oggi c’ha portato via Salvo. Amico e fratello insostituibile. Con lui abbiamo condiviso con amore mille percorsi, compreso lo Yeti che fondammo insieme ormai vent’anni fa. Senza retorica, chi lo ha conosciuto lo sa, una persona capace di ascoltare, buona e talmente riservata che per trovare una sua foto abbiamo scorso la galleria fino a nove anni fa. Quanto ci mancherà”, scrivono i suoi compagni dello Yeti.

“A Salvo non interessava imporre il pensiero: condivideva gli strumenti necessari per farsene uno proprio, indipendente . Quando si imbatteva nell’intelligenza altrui, soprattutto dei più giovani, a Salvo brillavano gli occhi e si faceva in quattro per farla esprimere appieno. Salvo costruiva ogni giorno L’umanità Nuova”, il saluto di Daniele dello Yeti.

Mercoledi 29 marzo dalle ore 16.00, presso gli spazi del Casale Falchetti laboratorio Centocelle, Viale della Primavera 319/b a Roma si svolgerà un saluto collettivo a Salvo organizzato dagli amici e dalla famiglia