Lavoro

Ciak, si sciopera! Oggi fermi i set di film e serie tv. Compreso Sorrentino

Ciak, si sciopera! Oggi fermi i set di film e serie tv. Compreso Sorrentino

Il caso Lo sciopero è indetto unitariamente dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil contro le "costanti inadempienze contrattuali, mancati pagamenti e versamento dei contributi". Oggi all'assemblea negli studios in via Tiburtina a Roma si parla anche del contratto collettivo nazionale di settore scaduto nel 2003

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 28 novembre 2018

I lavoratori delle troupe cinematografiche e televisive incrociano le braccia e mettono in pausa decine di set e lavorazioni in post produzione. Rimarranno spente anche le telecamere del regista Paolo Sorrentino, che sta girando The New Pope, con Jude Law e John Malkovich. Braccia incrociate anche sui set di Il Giorno più Bello del Mondo di Alessandro Siani, Compromessi Sposi di Francesco Miccichè con con Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme, Villetta con ospiti di Ivano De Matteo con Marco Giallini, Michela Cescon, Tutti sanno tutto di Riccardo Milani con Paola Cortellesi, A mano disarmata di Claudio Bonivento con Claudia Gerini, Francesco Pannofino, Il sindaco di rione sanità di Mario Martone, cui si aggiungono Sesso ed altri inconvenienti, Stai sereno, Va bene così, Picciridda e Mollami.

Lo sciopero è indetto unitariamente dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per l’intera giornata di oggi. In una nota congiunta le organizzazioni dei lavoratori affermano che la protesta riguarda «costanti inadempienze contrattuali, mancati pagamenti e versamento dei contributi, mancata definizione dei contratti individuali, orari completamente oltre la legge 66/03 in materia di riposi, pause e orari massimi». E aggiungono: «Lo sciopero è conseguente all’esito della trattativa per il rinnovo del Ccnl troupe: dopo un anno di trattative estenuanti, all’ultimo incontro, la parte datoriale ha riproposto un protocollo del 2015 già bocciato dai lavoratori».

Il contratto collettivo nazionale di settore è scaduto nel 2003. I sindacati avevano lavorato per due anni a una proposta di rinnovo, discussa insieme alle realtà professionali aderenti alla Federazione italiana delle associazioni cineaudiovisive (Fidac) e a delegazioni di diversi reparti. Nella nota si legge che questa proposta è ispirata a principi di «legalità, trasparenza, adeguamento salariale e rilancio del settore». Dalla controparte, però, persiste una forte opposizione.

Secondo le organizzazioni sindacali la situazione sui set è catastrofica e caratterizzata da diffuse inadempienze contrattuali e forme di illegalità. Come pagamenti non effettuati, lavoratori senza contratto e orari prolungati oltre i limiti di legge. Questioni che necessitano un rinnovo contrattuale che sia in grado di sostenere il rilancio del settore, ma senza trascurare la garanzia di diritti, tutele e rapporti di lavoro dignitosi.

Tra le richieste dei lavoratori: un diverso modo di conteggiare le ore di attività, su base individuale e con sistema elettronico per garantire il pagamento degli straordinari e la definizione di una «banca ore» per il calcolo di ferie e contributi previdenziali; un massimo di 11 ore giornaliere e 55 settimanali; la regolazione del sesto giorno lavorativo, cioè il sabato, con un limite massimo di 7 ore di lavoro; l’aggiornamento delle tabelle retributive affinché i minimi sindacali raggiungano i valori di retribuzione del mercato. Lavoratori e sindacati chiedono anche regole precise sull’inserimento delle nuove figure professionali, sui minimi di personale nelle troupe, sul divieto dei doppi ruoli e sul ruolo di asforcinema, l’Associazione per lo sviluppo e la formazione delle professioni cinematografiche.

Durante la giornata di sciopero i lavoratori si riuniranno a Roma alle 10, presso gli studios sulla Tiburtina, per discutere collettivamente di come continuare la mobilitazione.

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