Una notevole audacia innovativa e, soprattutto, la genuinità, a volte persino sconcertante, delle sue testimonianze cliniche contrassegna le proposizioni teoriche del libro di Christopher Bollas ora riedito a trent’anni dalla prima uscita italiana, Forze del destino (traduzione di Daniela Molino, Raffaello Cortina, pp. 232, € 18,50). L’intero ragionamento sviluppato dallo psicoanalista britannico poggia sul presupposto per cui il «vero Sé», ovvero il nucleo dell’essere di ogni persona, è un dato già presente alla nascita. L’idioma che definisce il carattere unico e irripetibile di ogni singolo vivente, il suo marchio identificativo, è – secondo Bollas – innato. Non vengono chiarite le...