A Mosca, al Simposio sull’eredità di Dziga Vertov (1992), le donne e gli «uomini con la macchina da presa», compreso Chris Marker, hanno quasi tutti una piccola handycam. Quando le Hi8 saranno sostituite dalle videocamere digitali Marker designerà il mini-DV, dalle iniziali (Digital Video), come «un omaggio involontario a Dziga Vertov»; a quelle utopie e a quelle lontane, piccole cineprese. Fin dai testi degli anni ’40 e ’50 Marker mostra un profondo interesse per un futuro in cui filmare e scrivere sarebbero state operazioni ugualmente praticabili, per le innovazioni tecnologiche, dall’ampliamento della superficie di proiezione al tentativo di visioni in...