La sede italiana di Twitter ha chiuso e 17 persone, compreso il country manager Salvatore D’Ippolito, hanno perso il posto a Milano. Ora a rischio sono anche le filiali in Germania e in Olanda. È la conseguenza del taglio di 300 persone annunciato dieci giorni fa nel quadro di una ristrutturazione del social media più usato da politici come Donald Trump. In un anno, da quando il cofondatore Jack Dorsey è tornato a dirigere l’azienda, il passerotto cinguettante ha perso il 40% del suo valore di borsa, da circa 26 dollari di valore di metà ottobre il titolo è arrivato...