«Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a tenere vivo il fuoco della musica durante il mio viaggio. La mia speranza è che chiunque abbia una scintilla che lo porta a suonare, scrivere o esprimersi in qualche altra forma d’arte, lo faccia. Se non per sé, almeno per noi altri: il fatto è che non solo il mondo ha bisogno di più artisti, ma anche che ci si diverte molto.» Così Armando Anthony Corea, al secolo Chick, figlio di un trombettista professionista, nato nel 1941 a Chelsea, separata da Boston dal fiume Mystic, morto il 9 febbraio per una...