Chia spiaggia libera, al via la sottoscrizione
Sardegna L’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico ha versato la caparra, ora servono sottoscrizioni per procedere all’acquisto di una parte dell'arenile davanti all’isolotto di Su Giudeu
Sardegna L’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico ha versato la caparra, ora servono sottoscrizioni per procedere all’acquisto di una parte dell'arenile davanti all’isolotto di Su Giudeu
Una mossa contro un futuro privatizzato. Ma anche un tentativo di difendersi da «altamente probabili integrazioni normative che consentano la produzione di volumetrie edilizie da concentrare subito a ridosso di dune e spiaggia». Così l’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) motiva la decisione di procedere all’acquisto di una parte delle dune e della spiaggia di Chia, davanti all’isolotto di Su Giudeu.
Preliminare e caparra sono stati rispettivamente firmati e versati davanti a un notaio di Cagliari. Costo dell’operazione: 100mila euro per quattro ettari di paradiso. Grig chiede ora aiuto a «tutte le persone che tengono al proprio ambiente, alla propria identità, al futuro della propria terra». Come? Con un versamento sul conto corrente postale n. 22639090 intestato a «Associazione Gruppo d’intervento giuridico» (causale dune e spiaggia di Chia) oppure con un bonifico bancario con il codice IBAN IT39 G076 0104 8000 0002 2639 090 (per i versamenti dall’Estero il codice BIC/SWIFT è BPPIITRRXXX). A chi contribuirà con almeno 30 euro sarà inviato un simbolico attestato di benemerenza e la tessera associativa, se gradita. Tante le agevolazioni previste: per le erogazioni in favore delle onlus come il Gruppo d’intervento giuridico è prevista la detrazione del 19% degli importi donati fino a un massimo di 2.065,83 euro. Naturalmente anche imprese e aziende rispettose dell’ambiente possono contribuire. E, garantiscono gli ambientalisti, ne sarà dato ampio risalto.
«Il nostro obiettivo – dice il presidente del Girg, Stefano Deliperi – è salvaguardare le dune anche per le generazioni future e garantirne la fruizione pubblica. È un regalo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Per farlo, però, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte le persone che tengono all’ambiente. Per chiudere l’operazione servono infatti altri soldi oltre quelli che abbiamo versato con la caparra. Perciò abbiamo aperto la sottoscrizione». E chissà se la Regione contribuirà.
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