Sono i voti assoluti a far sbiadire la «vittoria» di Nicola Zingaretti. Come si vede nella tabella che pubblichiamo in altro, riferita agli elettori residenti in Italia, tra il 4 marzo 2018 e il 26 maggio 2019 il Pd non ha guadagnato un voto ma ne ha persi circa 100mila. «Confronto impossibile», avverte immediatamente lo staff del segretario Pd: l’affluenza alle politiche è stata molto più alta, circa sei milioni di elettori in più (anche questo dato lo trovate in tabella). È giusto, si tratta anche di due tornate elettorali non omogenee, il comportamento degli elettori è diverso se si...