L’economia contemporanea è caratterizzata dalla voracità dei mercati finanziari. E’ lì che sta il vero potere. Per questo, non c’è da meravigliarsi se di fronte all’acuirsi della tensione tra Usa e Iran alcuni fondi speculativi già si fregano le mani. Con le guerre c’è sempre chi ci guadagna e chi ci perde, anche nel mercato dei soldi. E sarà così anche questa volta. Anzi, è già così: il prezzo del petrolio, trascinato per buona parte dal mercato dei derivati, è schizzato fino a oltre 70 dollari al barile dopo l’attentato al generale Soleimani. Non ci sono pozzi e raffinerie chiuse...