Chateaubriand, fascino quasi esotico
Frederic Watts, The Minotaur, 1885
Alias Domenica

Chateaubriand, fascino quasi esotico

Chateaubriand VOCAZIONE ALLA RAPPRESENTATIVITÀ E PIENEZZA EPICA: RILEGGERE LE «MEMORIE D’OLTRETOMBA» («MILLENNIO») IN UN’EPOCA SEGNATA DALLA CRISI DELL’ESPERIENZA
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 dicembre 2015
Un’esistenza che ha attraversato, a distanza variabile ma sempre ridotta dalle luci della ribalta, i rivolgimenti storici alle origini della modernità – la Rivoluzione del 1789, l’Impero napoleonico, la Restaurazione, la Rivoluzione del luglio 1830, la monarchia borghese di Luigi Filippo – per concludersi pochi mesi dopo la nascita della Seconda Repubblica, nel 1848, all’età di ottant’anni, quasi per predestinazione storica doveva assumere pienezza epica e aura eroica; doveva rispondere a una vocazione alla rappresentatività: caratteri, tutti, che s’ammantano d’un fascino desueto e quasi esotico in un’epoca variamente contraddistinta, come la nostra, da una conclamata crisi dell’esperienza. E infatti delle...
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