Come anticipato a febbraio da il manifesto, la Cgil ha una nuova segreteria confederale. Su proposta di Maurizio Landini ieri l’Assemblea generale riunita a Roma al centro congressi Frentani ha votato la nuova compagine a larga maggioranza: 185 voti a favore, 34 voti contrari, 18 astenuti.
Quattro le nuove entrate: il segretario dell’Emilia-Romagna Luigi Giove (che avrà la delega all’organizzazione), la segretaria generale della Fiom Francesca Re David (a cui Landini passò il testimone nel 2017 e che domani sarà avvicendata da Michele De Palma in una staffetta prevista da tempo), il segretario del Veneto Christian Ferrari e – ultima entrata – la segretaria delle Marche Daniela Barbaresi.
A uscire sono Rossana Dettori – che aveva la delega alla sanità, sicurezza sul lavoro, contrattazione sociale e politiche dei diritti, Ivana Galli – che aveva parte della delega all’organizzazione – e Roberto Ghiselli – che aveva la delega alla previdenza e che difatti dovrebbe andare a ricoprire l’incarico di presidente del Comitato di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps.
La segreteria confederale dunque ritorna ad essere a nove componenti, come prima delle dimissioni di Vincenzo Colla che nel 2020 accettò la chiamata di Stefano Bonaccini ad assessore alla Regione Emilia-Romagna.
Confermata la parità di genere: oltre a Landini ci sono quattro donne – oltre a Re David e Barbaresi, restano la vicesegretaria Gianna Fracassi e Tania Scacchetti – e quattro uomini – oltre a Giove e Ferrari, restano Giuseppe Massafra ed Emilio Miceli.
Proprio per arrivare a questa composizione paritaria, l’individuazione di Daniela Barbaresi è stata l’ultimo tassello del mosaico. Nata nel 1969 a Fermignano, in provincia di Pesaro Urbino, vive a Fano. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Urbino, ha iniziato la sua esperienza sindacale nel 1997 all’Ufficio studi della Cgil di Pesaro Urbino. È poi transitata dalla Fiom per poi passare alla segreteria provinciale della Cgil occupandosi di mercato del lavoro, formazione e politiche di genere. Nel 2008 è stata eletta segretaria generale della Flc Marche e dal 2010 è componente della segreteria regionale della Cgil. Dal 2017 era segretaria generale della Cgil Marche.
Dopo le divisioni ricomposte nel congresso di Bari del 2019 la Cgil ha ormai una consolidata conduzione unitaria. E così si prevede sarà il prossimo congresso il cui percorso comincerà nei prossimi mesi.
Già alla Conferenza di organizzazione di Rimini dello scorso febbraio, Landini ha lanciato le parole d’ordine verso il congresso: rappresentanza e lotta alla precarietà, che per lui deve diventare la carta d’identità del sindacato confederale. L’idea di introdurre un contratto unico di inserimento al lavoro a contributo formativo e finalizzato alla stabilità occupazionale. A queste direttrici si affianca poi a livello organizzativo il rilancio delle Camere del lavoro e il ruolo dei delegati per «mettere i lavoratori al centro del cambiamento»