Nato in Guatemala, cresciuto in Messico e da oltre vent’anni residente a Bruxelles il regista César Díaz, dopo l’esordio con Nuestras Madres (sulla tematica dei desaparecidos guatemaltechi, Camera d’or a Cannes) conferisce al proprio Mexico 86, presentato al Festival di Locarno, una valenza che va oltre il profilo storico di un film in buona misura autobiografico, nel quale la protagonista Maria (personaggio ritagliato sulla sua vera madre, militante rivoluzionaria della guerriglia guatemalteca) è costretta a rifugiarsi in Messico dove continua a cospirare e ad essere perseguitata; dibattendosi nell’impossibile dilemma di poter riprendere con sé il figlio, abbandonato in patria quando...