Economia

Cercasi asili nido in Italia: lo ha solo un bambino su quattro

Cercasi asili nido in Italia: lo ha solo un bambino su quattro

Legge di bilancio Per l'Istat i posti sono ancora pochi, al sud ancora meno, rispetto alla media europea. Il ministro dell'Economia Gualtieri: investimenti per 2,5 miliardi per aumentare posti, fino a 3 mila euro a famiglia per le rette in manovra. Cgil: "Non c'è alcun investimento aggiuntivo sul Fondo nazionale presso il ministero dell'Istruzione che invece dovrebbe sviluppare il sistema educativo da 0 a 6 anni, aumentando così anche la diffusione degli asili nido”

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 13 dicembre 2019

Solo un bambino su quattro trova un posto in un asilo nido. Lo sostiene l’Istat in un rapporto pubblicato ieri. Nell’anno scolastico 2017/2018 erano attivi sul territorio nazionale 13.145 servizi educativi per la prima infanzia. I posti disponibili – di cui il 51% pubblici – coprono il 24,7% dei bambini con meno di 3 anni. La percentuale, pur in lieve aumento, è ancora sotto il 33% fissato nel 2002 dall’Ue per il 2010.

Nel paese lo squilibrio è enorme. in Valle D’Aosta 47 bambini su 100 hanno un posto disponibile nei servizi educativi, in Campania meno di 9. L’obiettivo del 33% è stato superato già da alcuni anni in Valle d’Aosta, nella Provincia Autonoma di Trento, in Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Nel Mezzogiorno, la Sardegna è vicina alle regioni del Centro-nord (27,9%). In Abruzzo e in Molise i posti privati e pubblici nei servizi socio-educativi superano, ma di poco, il 21%; la Puglia ha superato il 15%, la Basilicata si attesta al 14,3% e le altre regioni presentano valori inferiori al 10%, con il minimo di 8,6% in Campania In buona parte delle regioni è decisivo l’apporto delle strutture private per raggiungere valori di copertura prossimi all’obiettivo europeo, mentre solo in pochi casi il contributo più consistente proviene dai nidi e servizi integrativi pubblici.

«La manovra economica – sostiene il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra – prevede risorse che le famiglie potranno utilizzare per usufruire degli asili nido, ma purtroppo non tutte potranno beneficiarne perché, come conferma l’Istat, in tante parti del Paese tali strutture non sono presenti». Inoltre, denuncia Massafra: «Non c’è alcun investimento aggiuntivo sul Fondo nazionale presso il ministero dell’Istruzione che invece dovrebbe sviluppare il sistema educativo da 0 a 6 anni, aumentando così anche la diffusione degli asili nido».

Su twitter ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha scritto di un bonus fino a 3 mila euro a famiglia per scontare l’iscrizione agli asili nido. E ha accennato a «investimenti da 2,5 miliardi» per aumentare i posti. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha evidenziato il fato sul 12,4% delle famiglie che non iscrive i figli agli asili per i costi eccessivi. “Bene la scelta del governo di azzerare i costi per i redditi medio bassi, avanti così» ha scritto su twitter. Resta da capire se, e quando, arriveranno i fondi per costruire di nuovi. E se, in realtà, dopo averli stanziati seguirà una capacità di spenderli. Non sempre questo avviene, in Italia.

Il governo ha preannunciato la richiesta della fiducia sulla prima sezione del Ddl di bilancio al Senato. Le dichiarazioni di voto inizieranno lunedì 16 dicembre. Dopo il voto di fiducia sul maxi-emendamento del governo, il Consiglio dei ministri esaminerà la nota di variazione del Bilancio che sarà votata dall’aula.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento