14 dicembre, in una zona a Sud Est di Delhi che solo i residenti conoscono, più che altro mussulmani. Subito fuori dalla stazione Kalindi Kunj, accanto all’arteria a sei corsie solitamente trafficatissima, arrivano alcune donne, saranno una decina. Ciascuna ha un cartello in mano, e una candela accesa. Si siedono. E rimarranno sedute tutta la notte, anche dopo aver esaurito le candele, per denunciare la brutalità che solo pochi giorni prima (11 dicembre) ha soppresso nel sangue la protesta all’interno dell’Università Jamia Millia: missione punitiva contro gli studenti in sit-in per la vituperata Legge di Cittadinanza, entrata in vigore proprio...