C’è bisogno di un’App per salvare Pompei
Il recente crollo nella necropoli di Porta Nocera – Ciro de Luca
Italia

C’è bisogno di un’App per salvare Pompei

Intervista Lo stallo della politica, le ricerche, le sfide della tutela: parla lo studioso Fabrizio Pesando. «È un momento di estrema incertezza. Ma ciò che manca è una vera strategia di valorizzazione»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 marzo 2014
Neanche il tempo di tagliare il nastro alla Domus del Criptoportico – il primo dei cantieri di restauro del Grande Progetto Pompei del Mibact portato a termine il 27 febbraio – che la pioggia di marzo provoca nuovi crolli al Tempio di Venere, in una bottega in Via Nola e nella tomba di Lucius Publicius Syneros presso Porta Nocera. E mentre la nomina di Massimo Osanna – soprintendente designato in gennaio – è ancora appesa alla risoluzione della Corte dei Conti, il neo-ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ha dovuto convocare una riunione che definire d’emergenza è eufemistico. Da...
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