Cavallini (ex Nar ) rinviato a giudizio per concorso nella strage
Bologna 2 Agosto 1980 Oggi il tribunale deciderà sulla richiesta di riaprire le indagini sui mandanti
Bologna 2 Agosto 1980 Oggi il tribunale deciderà sulla richiesta di riaprire le indagini sui mandanti
Ieri il gup del tribunale di Bologna Alberto Ziroldi ha rinviato a giudizio l’ex Nar Gilberto Cavallini accusato di concorso nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 dove una bomba di più di venti chili di esplosivo, collocata nella sala d’aspetto di seconda classe causò 85 morti e 200 feriti. Il nuovo processo inizierà il primo giorno di primavera del 2018.
A marzo si erano chiuse le indagini del pool guidato dal Procuratore capo Giuseppe Amato sulla strage più sanguinosa della storia repubblicana. Da qui la richiesta, a 37 anni di distanza, di rinvio a giudizio per Cavallini con l’accusa di aver partecipato alla preparazione dell’eccidio, oltre che fornito supporti e nascondigli per la latitanza in Veneto di Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, tutti e tre condannati in via definitiva, i primi due all’ergastolo, il terzo, minorenne all’epoca, a 30 anni.
Il dossier ha originato due filoni di indagine. Un primo, che ipotizza l’alto tradimento di graduati militari, trasferito a Roma, e un secondo a Bologna, di cui però la procura a marzo scorso ha chiesto l’archiviazione. È uno dei motivi, insieme ai mancati indennizzi promessi per le vittime del terrorismo e all’effettiva desecretazione degli archivi disposta dal governo Renzi, della plateale protesta dei familiari alla commemorazione ufficiale di quest’anno, all’insegna de «La storia non si archivia», che capeggiava sul manifesto di convocazione.
Oggi il tribunale deciderà sull’opposizione dell’Associazione dei familiari delle vittime alla richiesta di archiviazione. Un passaggio importante per la ricerca della verità.
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