Cavalcata lisergica fra ritmi e suoni mediorientali
Note sparse Rientra la formazione cipriota dei Mounsier Doumani con l'album «Pissourin»
Note sparse Rientra la formazione cipriota dei Mounsier Doumani con l'album «Pissourin»
Rientra la formazione cipriota con il quarto lavoro da studio. I tre componenti mettono a frutto le esperienze avute dal 2011 ad oggi, inclusi i riconoscimenti internazionali tra cui spicca il premio come miglior disco del 2018 attribuitogli da Transglobal World Music, riuscendo a superarare il precedente Angathin. Per i meno avvezzi al loro suono potrebbe sembrare di ascoltare una versione mediterranea dei colleghi di scuderia Altin Gun, ma va rammentato che probabilmente è stata la band olandese ad ispirarsi a loro. Rispetto al passato l’elettricità si è impadronita della strumentazione, con la conseguenza di aumentare la capacità drammaturgica degli arrangiamenti. I ragazzi di Nicosia non hanno affatto rinunciato alla loro identità acustica, ancora ben presente, ma con la nuova scelta stilistica hanno ampliato la gamma espressiva. Psichedelia di stampo turco e ritmicità tradizionali appaiono fuse con perizia, generando brani di spessore come la cavalcata lisergica di Astrahan, la hit dance Tiritichtas degna di un effervescente sabato notte e il folk-rap ricco di evocazioni medio orientali di Kaslikandjari. Senza dubbio, una delle migliori incisioni di global south music dell’anno.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento