Caso Suarez, dalle carte spunta la «prova» del finto esame
L'inchiesta Dalle carte dell’inchiesta emerge lo scambio di mail in cui gli indagati dell’Università per Stranieri indicavano a Luis Suarez le cinque componenti (task) dell'esame
L'inchiesta Dalle carte dell’inchiesta emerge lo scambio di mail in cui gli indagati dell’Università per Stranieri indicavano a Luis Suarez le cinque componenti (task) dell'esame
Domande e risposte concordate. Recapitate via mail in anticipo a Luis Suarez per l’esame di lingua italiana per la cittadinanza all’Università per Stranieri di Perugia. Quindici minuti definiti al dettaglio. Tracce di un quadro avvilente che per ora ha prodotto la sospensione dall’incarico della rettrice e di altre figure dell’ateneo perugino mentre, come spiegato ieri dal Corriere della Sera, per i pm di Perugia «appare incontrovertibile» che il legale della Juventus, Luigi Chiappero e il dirigente dei bianconeri, Fabio Paratici hanno ostacolato l’attività dei magistrati con false testimonianze.
Sempre secondo la procura di Perugia nella ricostruzione del Corriere della Sera, una talpa avrebbe informato la Juve delle indagini in atto, con i bianconeri che poi avrebbero fatto decadere all’istante l’interesse per portare a Torino la punta ex Barcellona. Ora dalle carte dell’inchiesta emerge lo scambio di mail in cui, «praticamente per filo e per segno», come scrivono i magistrati nella richiesta di misure cautelari, gli indagati dell’Università per Stranieri indicavano a Luis Suarez le cinque componenti (task) che gli sarebbero state sottoposte durante la prova d’esame per la cittadinanza. I sequestri dello scorso 22 settembre hanno consentito di rintracciare gli allegati con i «file da imparare a memoria per il breve esame orale».
Tutti strutturati con una breve introduzione e una simulazione. Domande che poi, confermano i magistrati, sono state effettivamente assegnate in sede d’esame a Suarez: la prova è stata oggetto di intercettazione ambientale ed è nella disponibilità dei pm. Ecco forse l’esempio più esilarante del botta e risposta predisposto a tavolino: «Lei si è trasferito da poco tempo in una nuova città; il suo nuovo vicino di casa la ferma e le chiede come si trova. Lei le dice di essere felice, ma anche un po’ preoccupato perché ha tante cose da fare e non ha troppo tempo per la sua famiglia, le chiede quindi un consiglio un bel posto dove poter trascorrere la domenica assieme a sua moglie a i suoi figli», l’introduzione dell’esaminatore.
Ecco la risposta per Suarez: «Ciao Luis come va?», «Ciao Lorenzo, tutto bene, e tu?», «Tutto bene grazie. Come ti trovi a Perugia? E tua moglie e i tuoi figli?», «Mi trovo bene, grazie. Anche loro stanno bene. I bambini vanno a scuola. Però sono un po’ preoccupato, ho molto lavoro e ho pochissimo tempo per stare con la famiglia. La sera torno sempre tardi e sto fuori tutto il giorno». «Lo capisco. Dovresti portarli a fare una gita, qui ci sono dei bellissimi posti da vedere». «È vero Lorenzo, è una buona idea, mi potresti consigliare un bel posto per fare una gita con loro domenica prossima. Il tempo è ancora bello, non fa freddo, possiamo partire la mattina e rientrare a casa la sera all’ora di cena. Mia moglie e i miei figli saranno molto contenti». «Potreste andare ad Assisi: è una piccola città, molto vicina a Perugia, e ci sono moltissime cose da visitare». «Perfetto, allora domenica andremo ad Assisi! Grazie Lorenzo, vado subito a dirlo a mia moglie».
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