Antonio Fiordiso è morto in carcere l’8 dicembre 2015 e ancora oggi dopo quasi un anno di indagini non si sa perché. L’indagine è stata lacunosa e inesistente. Tutto da rifare, perché si possa stabilire «la causa o le cause» che l’hanno ridotto al simulacro di un essere umano nel carcere di Taranto. Pompeo Carriere, giudice per le indagini preliminari della Procura del capoluogo ionico ha accolto la richiesta di Oriana Fiordiso, zia di Antonio, che si era opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Lelio Festa, che aveva evidenziato una «insussistenza di profili di responsabilità penale» nella condotta...