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Caso Cahuzac, Hollande ai ripari

Caso Cahuzac, Hollande ai ripariIl presidente francese François Hollande – Reuters

Francia L’Eliseo riparte da indipendenza dei giudici e pubblicazione dei patrimoni dei politici

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 4 aprile 2013

François Hollande ha cercato ieri di frenare lo tsunami di discredito e di attenuare il terremoto causato dalla confessione dell’ex ministro del bilancio, Jérôme Cahuzac, che aveva ammesso di aver avuto un conto in banca in Svizzera e di aver mentito al presidente e al parlamento. Hollande, prima di partire per una visita ufficiale in Marocco, ha registrato un breve intervento televisivo. Ha ancora parlato di «colpa imperdonabile», di «oltraggio alla Repubblica», di «fatti intollerabili».

Ai sospetti della destra ha risposto che Cahuzac «non ha goduto di nessuna protezione, salvo la presunzione di innocenza». Il presidente ha preso tre impegni: l’indipendenza della giustizia, principale argomento di difesa dell’Eliseo e del governo contro gli assalti dell’opposizione, sarà ancora rafforzata con la riforma, quest’estate, del Consiglio superiore della magistratura; già la prossima settimana ci sarà una legge per rendere obbligatoria la pubblicazione della situazione patrimoniale di tutti i politici per rivelare eventuali conflitti di interesse e, infine, tutti gli eletti condannati, per frode fiscale o corruzione, verranno esclusi a vita da ogni mandato pubblico (cioè l’elezione popolare non laverà più la fedina penale).

In parlamento, lo scontro è stato feroce ieri pomeriggio. La difesa del Ps e del governo si basa su due punti: si tratta del caso di un uomo, che ha mentito e tradito, mentre la giustizia, a differenza del passato, ha potuto svolgere il suo lavoro. Grandi lodi (un po’ pelose) anche a Mediapart, che ha salvato l’onore della stampa libera con la sua inchiesta esplosiva. Per l’opposizione, si tratta invece di un affare di stato, che tocca Hollande e il governo: o Hollande sapeva e allora è colluso, oppure ha scelto un ministro del bilancio con superficialità, allora è un dilettante.

Hollande, il primo ministro Jean-Marc Ayrault e il ministro delle finanze, Pierre Moscovici si sono difesi affermando di non essere stati al corrente di nulla, prima della confessione di Cahuzac. Hanno detto di essersi sentiti traditi. Ma l’opposizione insiste e l’Udi, partito di centro, vuole una commissione d’inchiesta sull’operato del governo: chi sapeva? E da quando? «Hollande e Ayrault erano al corrente? È la domanda che tutti si fanno», ha affermato il presidente dell’Ump, Jean-François Copé. Moscovici ha sostenuto che «non c’è stata nessuna compiacenza da parte di Bercy» (il ministero delle finanze), che non ha coperto la frode di Cahuzac.

Il ministero degli interni ha smentito l’esistenza di un’inchiesta parallela, che sarebbe stata illegale. Ma Michel Gonelle, il rivale Ump di Cahuzac nel sud-ovest, che aveva conservato la registrazione rubata all’ex ministro nel 2010 dove veniva fatto riferimento al conto Ubs, ha sostenuto ieri che i poteri pubblici sapevano dell’esistenza del conto svizzero di Cahuzac dal 2008. Gonelle mette in causa l’epoca di Sarkozy.

L’eurodeputato verde Noël Mamère ha fatto un analogo riferimento: «Sarkozy non sapeva niente quando aveva accettato che Cahuzac diventasse presidente della Commissione finanze dell’Assemblea?» (sotto il suo mandato). Tutti marci? È la tesi del Fronte nazionale, che ieri ha chiesto elezioni anticipate, perché «è impossibile che le alte cariche dello stato non sapessero», ha detto Marine Le Pen. «È stato rotto il patto di fiducia» con i cittadini, ha aggiunto. Anche a sinistra le reazioni sono violente. Il Pcf, che ha parlato di «scandalo di stato», considera «insufficienti» le tre misure della controffensiva di Hollande. I Verdi, che continuano a stare nel governo, si sono detti «scandalizzati» e parlano di «pugnalata per la democrazia».

Per Jean-Luc Mélenchon del Parti de gauche, «Cahuzac ha confessato, adesso aspettiamo altre confessioni. I nemici dell’amnistia sociale praticavano l’amnistia fiscale. Un mondo di bugiardi, di evasori e di cinici rivela la sua esistenza. Via tutti!». Il malessere è forte nel Ps. Cahuzac è stato ieri escluso dal partito e dovrebbe anche perdere il posto da deputato. Ieri, la Svizzera ha trasmesso alla Francia i documenti sul conto Ubs che Cahuzac aveva dal ’92 (ora trasferito a Singapore). Per «riciclaggio» di soldi evasi al fisco rischia fino a 5 anni di carcere. Secondo Le Monde.fr, l’avvocato d’affari che ha consigliato Cahuzac per il conto in Svizzera è vicino al Fronte nazionale.

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