Altre 24 ore di allerta meteo gialla per Ischia. Il tempo per adesso non è stato terribile ma venerdì è comunque caduta pioggia, anche se meno del previsto: 23 millimetri invece dei 40/60 attesi. L’attenzione resta alta almeno fino a oggi pomeriggio. Potrebbero esserci nuovi rovesci, le previsioni sono tra i 20 e i 60 millimetri. «L’impatto su un territorio già molto provato può variare fortemente a seconda della concentrazione della precipitazione – ha spiegato Italo Giulivo, direttore della Protezione civile campana -. Un conto sono piogge diffuse su ore, un conto quelle che concentrano la loro forza in un tempo limitato».

IL CENTRO DI COORDINAMENTO dei soccorsi ieri mattina ha fatto il punto sul piano scattato venerdì per la messa in sicurezza degli abitanti di Casamicciola nel perimetro della zona rossa: su quasi 1.100 persone, solo 54 famiglie (circa 150 isolani) hanno deciso di non lasciare le proprie case. «Le forze dell’ordine stanno svolgendo opera di persuasione – ha raccontato il commissario straordinario Giovanni Legnini – mentre i tecnici monitorano gli edifici». Quarantaquattro nuclei hanno poi cambiato idea e ieri si sono presentati al centro di smistamento per essere collocati nelle strutture alberghiere. Così sono salite a 417 le persone in hotel, comprese quelle sfollate subito dopo la frana della scorsa settimana. Tutti gli altri hanno trovato una soluzione autonoma. Proseguono le ricerche del corpo dell’ultima dispersa, la struttura commissariale rimborserà le spese dei funerali per le 12 vittime

UNA PARTE della popolazione nel perimetro dell’area da evacuare venerdì non era stata raggiunta da alcuna informazione. La commissaria del comune di Casamicciola Simonetta Calcaterra: «Abbiamo agito in rapidità poiché l’allerta meteo è arrivata prima del previsto. Alle 21.30 tutte le operazioni di evacuazione erano completate. Oggi (ieri ndr) saranno raggiunti anche quei cittadini che finora potrebbero non aver ricevuto le informazioni necessarie. Ci sono ancora posti disponibili negli hotel, anche per coloro che finora hanno trovato un’autonoma sistemazione». Cena speciale venerdì per i 130 sfollati nell’albergo Michelangelo, fornita dagli chef stellati del ristorante Danì Maison in collaborazione con lo staff della struttura alberghiera.

LE SCUOLE DELL’OBBLIGO dovrebbero riaprire domani, mercoledì le superiori. Ma la guardia resta alta, ci sono allarmi anche in altri comuni dell’isola. A Lacco Ameno 12 gli sfollati; la sindaca di Serrara Fontana ha firmato un’ordinanza di sgombero per alcune case nella zona della Torre a Sant’Angelo, già franata a ottobre. Ieri mattina alle 10 c’è stato uno smottamento lungo la strada che conduce alla spiaggia dei Maronti, nel comune di Barano. Il territorio resta instabile eppure il cemento non si ferma. A Serrara Fontana i carabinieri hanno denunciato per abusivismo edilizio un residente: stava eseguendo lavori edili senza alcun titolo abilitativo in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. L’uomo, proprietario dell’immobile, aveva tirato su 3 scheletri di cemento, sequestrati, per una superficie di 100 metri quadrati.

FINITA L’ALLERTA meteo, gli sfollati torneranno a casa. Ma il piano scatterà ancora a ogni peggioramento del tempo fino a cessato pericolo. Due le attività previste per il ritorno alla normalità: il monitoraggio delle due principali frane, in località Celario e al centro di Casamicciola in modo da individuare e intervenire sul pericolo residuo; raccolta e smaltimento dei materiali derivanti dalla frana, messa in sicurezza delle strade. Il genio civile regionale accompagnerà i comuni nei lavori di somma urgenza. Commissari e Protezione civile hanno fatto il punto precisando «le polemiche non ci interessano». Ma tenerle tutte fuori dalla porta non è stato possibile.

DOPO AVERNE STOPPATO la nomina a commissaria all’alluvione, venerdì il governatore De Luca si è scagliato contro Calcaterra: «Il commissario di governo del comune di Casamicciola ha i poteri del sindaco e del consiglio comunale insieme ma Casamicciola non aveva un piano di protezione civile. Perché in 6, 7 mesi non ha varato il piano?». Ieri la diretta interessata ha replicato: «L’obbligo vige dal 1998. Dopo due mesi dal mio insediamento ho avviato le procedure per individuare un tecnico per redigerlo. A 4 mesi dall’inizio del mio mandato, dunque a novembre, sono 7 i professionisti tra cui si sta operando la scelta. Deve avere le giuste competenze perché il comune ha un forte problema idrogeologico e sismico».