La Casa della Pace non riapre, e la mobilitazione continua. Lo storico centro sportivo e culturale, autogestito da trent’anni nel cuore di Testaccio è sotto sequestro penale dal 3 ottobre. In questi giorni, è stato respinto il ricorso e gli avvocati hanno potuto conoscere le motivazioni, che hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa. E già è pronto il ricorso in Cassazione. Con loro, un folto gruppo di artisti, intellettuali, gente di quartiere e di fuori, preoccupata per la coazione allo sgombero che determina le scelte capitoline (in grigia concordanza con quel che accade nella maggior parte d’Italia). Perché...