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Carosello Renato Carosone

Carosello Renato Carosone

In mostra A Napoli fino al 28 agosto

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 agosto 2020

L’edizione 2020 del Premio Carosone non poteva che essere speciale visto che il 3 gennaio scorso Renato Carosone avrebbe compiuto 100 anni. E quindi per rendere omaggio al grande artista e cantautore (morto nel 2001) il direttore artistico del Premio Federico Vacalebre ha organizzato il 27 luglio un concertone all’Arena Flegrea con la partecipazione tra gli altri di Renzo Arbore, Enzo Avitabile, Mario Biondi, Stefano Bollani, Marisa Laurito, Enzo Moscato, Daniele Sepe, mentre il 29 luglio nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore è stata inaugurata la mostra intitolata «Carosello Carosone – Renato e altri racconti» curata dallo stesso Vacalebre (fino al 28 agosto).
Un percorso espositivo davvero intrigante ed emozionante per come restituisce lo spessore artistico, la creatività, l’originalità,l’ironia del più americano dei musicisti napoletani (non a caso uno dei suoi hit s’intitola Tu vuò fa’ l’americano) e di quello che meglio ha saputo creare un ponte tra la melodia classica napoletano e il sound americano e non solo grazie ai suoi geniali stravolgimenti concettuali e manipolazioni significanti del dialetto. Dietro quelle canzoni ci sono delle storie che vengono appunto raccontate e visualizzate attraverso il materiale enorme e variegato distribuito sui pannelli in sintonia con la sterminata produzione di Carosone come compositore, interprete di cover, musicista col suo mitico trio formato con Van Wood e Gegè Di Giacomo. E quindi foto d’epoca col trio, con grandi musicisti incrociati in giro per il mondo, cover, lettere, inviti, locandine e foto di concerti e tournée, affissi e locandine dei film di successi interpretati e costruiti sul soggetto della canzone di turno. Si segue anche un criterio cronologico per decenni o ventenni, ma si viene risucchiati in un tourbillon d’immagini suggestive e nella forza evocativa di un’unica grande storia di un artista che con Tu vuò fa’ l’americano, Torero, Pigliate ‘na pastiglia, Caravan Petrol ha scritto una pagina indelebile della storia della musica

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