Il governo sta cercando otto o dieci miliardi di euro per mitigare l’annunciato aumento del costo dell’energia e, soprattutto del gas, una delle conseguenze dell’aumento delle materie prime ed effetto della crisi innescata dalla pandemia. Ieri, durante un’audizione davanti alle commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria del Senato il ministro della transizione ecologica (Mite) Roberto Cingolani ha detto che tre miliardi arriverebbero dalla cartolarizzazione degli oneri Asos, 1,5 miliardi dalle aste Ets (Emission trading system), 1,5 miliardi dal taglio degli incentivi sul fotovoltaico (il cosiddetto Conto energia), uno-due miliardi dal taglio degli incentivi sull’idroelettrico, 1,5 miliardi dalla negoziazione...