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Detenuti violentati, arrestati due poliziotti penitenziari a Modica

Giovani detenuti immigrati violentati ripetutamente nel carcere di Modica da due assistenti capo della polizia penitenziaria. Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Modica, i due agenti – che ieri sono […]

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 giugno 2014

Giovani detenuti immigrati violentati ripetutamente nel carcere di Modica da due assistenti capo della polizia penitenziaria. Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Modica, i due agenti – che ieri sono stati arrestati dai carabinieri di Ragusa – avrebbero minacciato le vittime di gravi ritorsioni, come fargli allungare i tempi della detenzione con nuove accuse nascondendo droga nei loro vestiti o nelle loro celle e accusandoli successivamente di esserne i possessori, se si fossero opposti. Chi invece non si ribellava sarebbe stato ricompensato con dosi di hashish, sigarette e altri prodotti difficili da trovare in prigione. Le indagini sono scattate dopo una denuncia dell’amministrazione penitenziaria di Ragusa e i due poliziotti – entrambi di 45 anni, uno sposato con figli e l’altro separato – dovranno ora rispondere di concussione e violenza sessuale, continuata e aggravata, e spaccio di stupefacenti. I sindacati di polizia hanno reagito immediatamente alla notizia: l’ Osapp parla di «mele marce da epurare» e di «episodio gravissimo, ma che non può e non deve minare l’immagine del Corpo». Il Sappe ricorda che «la responsabilità penale è personale e chi si è reso responsabile di gravi reati, una volta acquisite le prove certe e inequivocabili, ne deve pagare le conseguenze e deve essere cacciato dalla polizia penitenziaria, che è una istituzione sana».

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