Italia

Frasi contro Mattarella, carabiniere indagato

Il confronto tra polizia e manifestanti per la Palestina ieri a MilanoMilano, corteo pro Palestina – Ansa

Milano Al corteo pro Palestina aveva risposto a una manifestante: «Non è il mio presidente, non lo riconosco». Il video ha fatto il giro dei social, l'Arma lo ha trasferito a un incarico non operativo e la Procura ha aperto un fascicolo

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 30 gennaio 2024

Trasferimento immediato a un incarico non operativo, disposto dal comando generale dei carabinieri, e prossima apertura di un fascicolo a suo carico da parte della Procura di Milano con l’accusa molto probabile di «offesa all’onore o al prestigio del presidente della repubblica». Un «uno-due» niente male (e meritato) per uno dei carabinieri milanesi (maresciallo capo) in servizio sabato scorso alla manifestazione pro Palestina in via Padova. Il fatto incriminato è stato ripreso in un video da Local Team e diffuso poi anche da altre testate giornalistiche.

Si vede un’anziana manifestante, kefiah rossa intorno alle spalle, che, quasi attonita, chiede a un carabiniere di fronte a sé, in tenuta antisommossa per evitare che i manifestanti improvvisino un corteo lungo via Padova, «cosa ha detto Mattarella?», riferendosi alle parole usate dal capo dello stato in merito al conflitto in corso a Gaza («Israele non neghi a un altro popolo il diritto a uno stato»). La risposta, vergognosa, del carabiniere: «Signora, con tutto il rispetto, non è il mio presidente». La manifestante lo incalza, chiedendo di che paese fosse l’uomo che si trovava davanti.

La seconda risposta, se possibile ancor peggio della prima: «Non l’ho votato, non l’ho scelto, non lo riconosco». Ignoranza a parte, visto che il presidente della repubblica in Italia non si vota (ma forse il carabiniere è un ardente fautore del presidenzialismo tanto caro a Meloni), una frase del genere in bocca a un rappresentante dello stato (e il cui capo formalmente è proprio il presidente della repubblica, in quanto al comando delle forze armate) non poteva passare inosservata. Il video già domenica è diventato virale, con migliaia di condivisioni, tanto da scatenare le polemiche e le reazioni anche delle istituzioni.

Per «sfortuna» del «malcapitato» carabiniere, si aggiunga il fatto che l’anziana che gli ha rivolto la domanda non era una manifestante qualunque, ma Franca Caffa. Arzilla ultranovantenne, già consigliera comunale a Milano per Rifondazione Comunista, insignita lo scorso 7 dicembre dell’Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza cittadina, e da decenni animatrice (nonché fondatrice) del comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti, che si batte per il diritto alla casa. Insomma, un osso duro. Che ieri, commentando l’accaduto, si è detta «sconcertata» chiosando ironicamente: «Forse il mio modo di propormi per un colloquio aperto gli ha fatto effetto». Sicuramente, viste le conseguenze, un effetto indesiderato. In serata le scuse: «Il presidente è il mio simbolo. Ho detto una frase stupida, sono mortificato».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento