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«Cara Ahed», 700 ebrei americani scrivono alla giovane Tamimi

«Cara Ahed», 700 ebrei americani scrivono alla giovane Tamimi

Palestina Le lettere di centinaia di giovani ebrei dagli Stati uniti sono state recapitate al villaggio di Nabi Saleh. La 17enne palestinese in attesa dell'udienza del 6 febbraio

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 febbraio 2018

Ieri di fronte alla prigione israeliana di Hasharon decine di persone hanno manifestato in solidarietà con Ahed Tamimi, la 17enne palestinese detenuta con la madre Nariman dal 19 dicembre con l’accusa di aver preso a calci un soldato. Rinviata più volte, l’udienza alla corte militare di Ofer è prevista per martedì 6 febbraio. Tamimi è accusata di 13 reati diversi e rischia anni di prigione.

Il 31 gennaio – giorno in cui avrebbe dovuto tenersi l’udienza, poi rinviata – ha compiuto 17 anni. Per l’occasione sono stati migliaia i messaggi di solidarietà da tutto il mondo.

Tra questi quelli di oltre 700 giovani ebrei americani che, tramite due gruppi anti-occupazione, IfNotNow e All That’s Left, hanno fatto recapitare venerdì le loro lettere al padre Bassem, nel villaggio di Nabi Saleh, in Cisgiordania. In contemporanea si sono svolti sit-in per chiederne il rilascio a New York, Boston e Washington.

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