Caso Regeni: «Capo del sindacato ambulanti è un presunto informatore»
Egitto Secondo fonti della sicurezza interna egiziana, Mohamed Abdallah frequentava assiduamente il quartier generale dei servizi. Potrebbe aver fatto il nome di Giulio dopo un alterco con il ricercatore
Egitto Secondo fonti della sicurezza interna egiziana, Mohamed Abdallah frequentava assiduamente il quartier generale dei servizi. Potrebbe aver fatto il nome di Giulio dopo un alterco con il ricercatore
Sul caso Regeni si riaccendono i riflettori su Mohamed Abdallah, capo del sindacato degli ambulanti egiziani. Secondo la Reuters, che cita due fonti della sicurezza interna, Abdallah «ha visitato di frequente uno dei quartier generali della Sicurezza Nazionale e sei mesi prima della morte dell’italiano ha incontrato un ufficiale».
Un presunto informatore, dicono le fonti, o comunque un soggetto che aveva «un mutuo beneficio ad avere un rapporto con gli apparati» e che potrebbe aver fatto il nome di Regeni dopo un alterco avuto con Giulio su un presunto finanziamento al sindacato.
Di certo aveva più volte incontrato Giulio e i tabulati del suo telefono sono stati consegnati a maggio dagli inquirenti egiziani alla Procura di Roma. Si torna a parlare anche di Cambridge: ieri la nuova ambasciatrice britannica a Roma, Jill Morris, ha promesso di parlare all’ateneo perché chiarisca la propria posizione.
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