L’imponente navata centrale del CAPC (Centre d’Arts Plastiques Contemporains) di Bordeaux coniuga un’ascetica verticalità da cattedrale col ritmo vertiginoso di piranesiane campate a tutto sesto. Osservare questo cavo spazio pneumatico fa quasi dimenticare di essere in un museo. Ma sorto dalla dismissione di un magazzino di derrate coloniali (l’Entrepôt Lainé) esso riflette in maniera formidabile, per suggestione e senso storico, l’aspetto auratico e mercantile dell’arte, soprattutto di quella contemporanea. Agli inizi degli anni settanta e sotto la direzione di Jean-Louis Fromen il vecchio magazzino diviene spazio espositivo di eventi internazionali. Gina Pane, Andy Warhol, Jim Dine, Christian Boltanski sono solo...