Canti perduti dall’isola di San Severo
Note sparse Il progetto di Michele Gazich nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziali
Note sparse Il progetto di Michele Gazich nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziali
Nell’ottantesimo anniversario delle infami leggi razziali fasciste, che ci sia qualcuno che ricorda e che ne fa arte è piccola ed enorme cosa assieme. Michele Gazich, voce di sale e di polvere, violino affollettato nell’ottobre del 2017 ha vissuto sull’isola di San Severo di fronte a Venezia: dove dal’700 al 1978 fu il manicomio, e dove, dopo le leggi razziali, furono deportati gli ebrei. Ha studiato i documenti rimasti, ha letto le ripugnanti cartelle cliniche di gente con la sola colpa di essere nata, e trasformato il tutto in canzoni. Al disco è accluso un libretto con vari approfondimenti storici e xilografie di Alice Falchetti.
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