Possibile che Giorgia non possa cantare al compleanno di Matteo senza essere crocifissa?
Eppure a quello di Piantedosi, Matteo aveva intonato «Come è profondo il mare» di Dalla e nessuno aveva battuto ciglio; e a quello della Schlein, Bonaccini s’è appena esibito in «Vengo anch’io» di Janacci e tutti a spellarsi le mani; e al 41bis Matteo Messina Denaro s’è cantato da solo «Il cielo in una stanza» di Mina e il suo avvocato d’ufficio è stato ritrovato con un sasso in bocca. Così come all’estero: al compleanno dei sindacati Macron ha appena cantato «Zitti e buoni» dei Maneskin; mentre alla moglie Oleana Zelenska, Volodymyr ha appena dedicato «La bomba atomica» dei Giganti.

Comunque sia, col senno di poi, credo che se Giorgia e Matteo avessero cantato «Onda su onda» di Bruno Lauzi era pure meglio. Magari con qualche ritocco qua e là:
Che notte buia che c’è, povero me, povero me
Che acqua gelida qua, nessuno più, mi salverà
Son caduto dal barcone, proprio quando
di Salvini è il compleanno.
Onta su onta, un limite non ci sta
pria si defila
poi col karaoke la beffa cattiva
Onta su onta, mi sto abituando ormai
Ogni dignità è morta, affogata nel blu
e io, sto ancor più giù.
Giorgia, ti sei accorta?
tu stai cantando insieme a lui
Con gli occhi chiusi, ti stringi a lui
stoni, ma non importa.
Il pezzo è di De Andrè
di Marinella, la storia ve’
la scelta è un po’ da zulù
(ma senza offesa, per gli zulù)
Steso al sole ad asciugarmi, il corpo e il viso
guardo in faccia il paradiso.
Onta su onta, il video han postato qui
sopra a yutùbbe
tra gatti e tortini al cacao di carrubbe,
Onta su onta, mi so’ abituato ormai
Il naufragio non guasti la felicità
di chi, fa cinquantà
Giorgia, ti sei accorta?
Tu stai cantando, insieme a lui
Con gli occhi chiusi, ti stringi a lui
e fai, la gatta morta.
Onda su onda, il mare mi ha portato qui
basta barconi,
mo sto in paradiso, tra angeli buoni.
Onta su onta, Matteo non mi tange ormai
manco il suo karaoke, che noi da quassù
non sen…tiremo mai.