«Noi a rischio chiusura? – dice la ragazza dietro al bancone di un negozio romano – Non so, forse con Salvini può essere, ma al governo c’è anche il Movimento 5 Stelle, loro sostenevano addirittura la legalizzazione della marijuana. Non questa roba, quella vera». Eppure da ieri mattina l’inquietudine è tangibile, nella miriade di Cannabis light store nati nell’ultimo anno come funghi in ogni città italiana, soprattutto se a improvvisarsi venditore di saponette, cosmetici, infusi rilassanti, biscottini o caramelle aromatizzati alla marijuana c’è qualche giovane che ha riposto le sue speranze di cambiamento nell’urna delle ultime elezioni, abbandonando i vecchi...