Canetti tra il riso e la meraviglia
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/02/26/canetti selbstpotrat groot
Alias Domenica

Canetti tra il riso e la meraviglia

Classici moderni Negli «Aforismi per Marie-Louise», consegnati nell'ottobre del 1942 alla pittrice von Motesiczky, l'autore di «Massa e potere» testimonia lo stato germinale della sua ricerca sulla scrittura lampo e, insieme, documenta una amicizia amorosa destinata a durare fino alla morteSA DESTINATA A DURARE FINO ALLA MORTE
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 1 marzo 2015
«L’unica passione della mia vita è stata la paura»: salve le distinzioni fra caratteri tanto diversi, queste parole di Thomas Hobbes molto amate da Barthes potrebbero valere a maggior ragione per Elias Canetti, che per tutta la sua lunga vita – coronata dal Nobel nel 1981 – affiancò alle opere narrative, saggistiche, teatrali e autobiografiche il cantiere insonne degli Appunti. Ne pubblicò solo una piccola frazione (accolta in due corposi tomi delle sue opere complete) dopo avere scelto tra i testi più taglienti. Il resto delle note e dei diari rimane, tuttora inedito e in parte secretato per disposizione testamentaria...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi