Canapa legale, l’ultimo business. Da Snoop Dogg a Jay-Z
Sempre più rapper investono nel settore Nell’estate del 2000, Because I Got High di Afroman suonava in tutti gli stereo Usa. Con quel testo esilarante e un giro di basso in totale sinergia con i movimenti […]
Sempre più rapper investono nel settore Nell’estate del 2000, Because I Got High di Afroman suonava in tutti gli stereo Usa. Con quel testo esilarante e un giro di basso in totale sinergia con i movimenti […]
Nell’estate del 2000, Because I Got High di Afroman suonava in tutti gli stereo Usa. Con quel testo esilarante e un giro di basso in totale sinergia con i movimenti rallentati dei fumatori. Scritta di getto nel giro di pochi minuti, Because I Got High è diventata uno degli stoner rap più popolari e amati di tutti i tempi, e anche uno dei primissimi esempi di viralità su Internet. La canzone ha venduto oltre 1,5 milioni di copie, ottenendo anche una nomination ai Grammy.
Il brano racconta la «tipica» vita di un pothead (un «fattone») attraverso una serie di rappresentazioni caricaturali in cui la fattanza esagerata è la causa dei vuoti di memoria e dei disastri che perseguitano la vita del protagonista. Nel 2014 Afroman ha pubblicato una nuova versione del pezzo, un positive remix pro-legalizzazione. La nuova versione nasce dalla collaborazione tra Weedmaps e Norml, due organizzazioni che operano per la legalizzazione della marijuana e che hanno scelto Afroman come loro «brand ambassador». E tanti sono i rapper che da anni a questa parte hanno deciso di investire nel business della cannabis legale.
B-Real, ad esempio, ha creato uno degli accessori più ricercati dai fumatori, i filtri Phunky Feel. Di recente, ha aperto un dispensario, il Dr. Greenthumb’s Dispensary a San Diego (il primo a Sylmar, L.A.), uno dei migliori della California del sud. Inoltre nel 2015, ha vinto il terzo posto nella categoria Miglior Pianta Sativa alla High Times Cannabis Cup di San Bernardino. Dal canto suo il rapper californiano Snoop Dogg ha effettuato investimenti milionari nell’ambito della neonata industria della cannabis, dapprima con MerryJane, un aggregatore di notizie sul mondo della cannabis, in seguito con Leafs by Snoop, vero e proprio brand di marijuana online. Ha anche investito nell’azienda di consegna di farmaci e marijuana Eaze (nota come Uber for weed). Ma l’investimento più significativo è arrivato con la creazione di Casa Verde Capital, una sorta di acceleratore di start up che intende finanziare le nuove imprese nel settore della marijuana. Anche Wiz Khalifa ha investito ingenti capitali nella coltivazione della cannabis in California in partnership con RiverRock Cannabis, creando una sua varietà personale, la Khalifa Kush, nota anche come Wiz Khalifa OG, un ibrido che possiede una reputazione quasi leggendaria tra gli appassionati di cannabis. Non solo: il rapper ha lanciato un mobile game chiamato Wiz Khalifa’s Weed Farm, al cui interno i giocatori possono sperimentare uno sguardo verso il futuro della cannabis legalizzata. Khalifa ha anche un accordo con il produttore di cartine per fumatori Raw per includere nuovi accessori per il fumo con la sua firma.
Method Man e Redman hanno collaborato con BlazeNow per sviluppare un’app che individua dispensari, grazie a un sistema di geolocalizzazione che facilita le comunicazioni con i consumatori, individua società di consegna ed eventuali medici. È di giugno 2019 la notizia che i due stanno lavorando al lancio di una loro varietà di cannabis e relativo brand.
Infine Jay-Z, l’ultimo a esser entrato nel mercato della cannabis industry. La notizia del suo coinvolgimento come chief brand strategist nell’azienda californiana Caliva (San Jose, 2015), è dei primi di luglio 2019. Il rapper intende promuovere nuove campagne in materia di giustizia sociale, aumentando la formazione professionale per gli ex detenuti e promuovendo forme di equità nello sviluppo del settore della marijuana legale.
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