Un’ora e mezza di relazione per dare l’addio alla segreteria generale, ma «non alla Cgil». Collana col ciondolo a forma di quadrato rosso e maglietta femminista con la scritta «Belle ciao», Susanna Camusso saluta emozionata («non fatemi commuovere»), applaudita da una platea che in teoria dovrebbe essere divisa ma che le regala un abbraccio sincero. OTTO ANNI ALLA GUIDA della confederazione si chiudono con un discorso senza sconti e sviolinate che delinea la Cgil del futuro con la sottolineatura dell’unità ritrovata. La parte più attesa del discorso è quella finale, sul congresso. La rivendicazione è sui numeri – 1 milione...