Le Marche ormai sono considerate anticipatrici di alcune delle sciagure politiche (e non solo) di tutto il Paese, per fortuna si tratta solo di una generalizzazione mediatica, dalla stessa regione arriva anche un rapper, nato in Cile e cresciuto in Italia, operaio, Campidilimoni, questo è il nome d’arte di Sebastian Procaccini. Il suo ep, Tragicosmico (Brutture Moderne), suona alla vecchia maniera dell’hip hop, l’autore si racconta senza prendersi troppo sul serio, con ironia, perché purtroppo sono vecchio e alle 20 sono stanco/ non esco e vado a letto, un esistenzialismo da cui però osserva con attenzione i cambiamenti della società, la musica, l’abuso di telefonini, i nuovi rapper, l’amore oppure il lavoro. Non a caso in passato ha collaborato con Uochi Toki e I Camillas.Raccontarmi è un modo per raccontare persone sostanzialmente insicure ma capaci di guardarsi dentro

IL SUO EP, in cui scorre l’hip hop underground, è come se girasse al contrario, se la tendenza dell’ultimo rap è di testi legati al denaro e al successo, Tragicosmico è incentrato su una visione ironica e malinconica di se stesso, l’autore si racconta come un loser di quasi 41 anni: «È una scelta stilistica ma anche una necessità. Non però di andare controcorrente, ma di fare qualcosa in cui risultassi credibile. Raccontarmi è un modo per raccontare persone sostanzialmente insicure ma capaci di guardarsi dentro, appunto un loser, se vogliamo. Nella loro voglia di essere rappresentativi; è a suo modo un gesto politico e penso fortemente che servirebbero più gesti politici che dichiarazioni».
Perfino un operaio può sentirsi milionario dice in una strofa di Avversari, sempre meno la musica si confronta con temi legati – per esempio – ai diritti civili, oppure da essi si smarca per il rischio di sembrare troppo politica. Gli domandiamo come mai siano spariti operai e lavoratori in genere: «Il brano parla della necessità di crearsi avversari, in teoria siamo sul campo di rapporti sentimentali fondati sul conflitto, ma può essere tranquillamente allargato a etnie e orientamenti sessuali diversi dai nostri. Mi sono fatto questa domanda, ma non saprei rispondere con certezza, credo che in generale ci sia scarsa considerazione per il mestiere di operaio e lo si vede come una cosa appartenente quasi a una realtà parallela e lontanissima, cosa che in effetti ho pensato anche io prima di entrarci tre anni fa. Si tende a parlare di problemi più comuni, legati a questioni che godono di più attenzione mediatica».