Ci sono mostre minime che possono diventare esemplari. Esposizioni dove il racconto non è cronaca inerte e lo sguardo è orientato dalla forza critica delle scelte; dove non ci sono tributi alla bulimia da grandi numeri né dimostrazioni di potenza organizzativa, ma una fede nel museo e negli allestimenti effimeri come strumenti culturali. Il Sesto Dialogo montato con solo quattro opere alla Pinacoteca di Brera a Milano va in questa direzione. Attorno agli amori Camillo Boccaccino sacro e profano, a cura di Francesca Debolini e Marco Tanzi (visitabile fino all’1 luglio) si adagia al recente riallestimento delle sale napoleoniche senza interromperne...