Nell’ampia Sala Re_Pubblica del MADRE, la temperatura, pur gradevolmente condizionata, aumenta per qualche istante, tra gli ooh di stupore delle persone assiepate al piano terra del museo d’arte contemporanea di Napoli. Yassin Kordoni si muove con eleganza davanti a una lunga tela orizzontale, ricoperta da cinque strati di un poroso pigmento rosso vivo e, mentre tutti trattengono il fiato, lui emette un soffio infuocato. Il calore si espande ma la combustione dura meno di un secondo e tutto ciò che rimane, a parte la labile immagine retinica dell’esplosione, è una traccia fuligginosa sulla superficie color carminio. Pier Paolo Calzolari presentò...