Per l’Istat a novembre 2022 gli occupati sono tornati a calare (-27mila)insieme al tasso di occupazione (60,3%). I toni trionfalistici che si sono ascoltati il mese scorso sono stati dunque relativizzati. La realtà è che l’andamento dell’occupazione italiana è stazionario e che restiamo stabilmente nella fascia più bassa del tasso di occupazione europeo.

La Fondazione Di Vittorio (Cgil) osserva inoltre che calano di 94 mila i dipendenti permanenti e aumentano di +60mila gli occupati a termine. Il dato di oltre 3 milioni di occupati precari è ormai una costante. E aumentano gli occupati over 50 (+400 mila). Mentre il calo di novembre riguarda solo le donne (-48 mila). Infine c’è l’aumento degli inattivi (+49mila): è una peculiarità negativa tutta italiana.