«Lo scopo principale di un consorzio è quello di prendere un nostro rappresentante, che lo portiamo noi, che sappiamo che lui ha zero voti quindi che è entrato lui grazie a noi». È il 2008 quando viene captata questa conversazione, nel momento in cui nasce il sodalizio imprenditoriale. E quel «ragazzo», secondo le valutazioni di Procura antimafia e gip, ha oggi un nome e cognome: Nicola Paris, consigliere regionale di maggioranza, iscritto al gruppo Udc. E’ accusato di concorso in corruzione e finito agli arresti domiciliari nell’inchiesta Inter Nos. Secondo quanto appurato dagli investigatori Paris, sarebbe stato il «deus ex...