Cagliari oggi sceglie il sindaco. Il centrosinistra punta su Ghirra
Sardegna Urne aperte per la successione a Massimo Zedda. Sfida a tre: non c’è il candidato del M5S, ritirato per alcuni post anti abortisti e omofobi. Si vota anche a Sassari e altri 26 comuni
Sardegna Urne aperte per la successione a Massimo Zedda. Sfida a tre: non c’è il candidato del M5S, ritirato per alcuni post anti abortisti e omofobi. Si vota anche a Sassari e altri 26 comuni
Sono tre i candidati per le comunali di oggi nel capoluogo regionale sardo. Per il centrosinistra l’assessora all’Urbanistica uscente Francesca Ghirra (Campo Progressista), per il centrodestra il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu. Il terzo in lizza per la fascia di sindaco è l’ambientalista Angelo Cremone, che si presenta con la lista Verdes.
A sostenere Ghirra oltre la lista di Campo progressista c’è anche quella del Partito democratico. E poi cinque civiche, di sinistra e di centrosinistra. Undici, invece, le liste collegate al centrodestra: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Partito sardo d’azione e otto tra formazioni politiche minori e civiche.
Manca il Movimento Cinque Stelle, che un suo candidato lo aveva ma ha dovuto ritirarlo. Un post antiabortista («chiamare l’aborto un diritto della donna è come chiamare la lapidazione un diritto dell’uomo») e uno contro le unioni civili gay («non possono essere ritenute omogenee al matrimonio») hanno infatti fatto affondare la candidatura di Alessandro Murenu, scelto dai grillini sardi sulla piattaforma Rousseau. I post sono precedenti alla scelta di Murenu come possibile sindaco di Cagliari. Venuti a galla dopo, hanno fatto scoppiare un caso che si è chiuso con la revoca della candidatura e con l’annuncio che non ci sarebbero stati candidati sindaci grillini a Cagliari. Si ripete, dunque, ciò che è successo alle regionali sarde del 2014, quando i grillini rinunciarono alla corsa per non essere riusciti a trovare un accordo sul nome del candidato.
FRANCESCA GHIRRA, 40 anni, ha conquistato la candidatura vincendo le primarie di coalizione contro Marzia Cillocu, espressione di una civica di centrosinistra, e contro Matteo Lecis, che correva invece per il Pd. Ghirra è molto vicina a Massimo Zedda, l’ex sindaco di Cagliari che lo scorso febbraio ha guidato la coalizione di centrosinistra nella campagna per le regionali. Sfida vinta dal centrosinistra e dal suo leader, il sardista Christian Solinas. Nella giunta comunale presieduta da Zedda, Ghirra ha ricoperto un posto chiave, quello di assessora all’urbanistica. La sua candidatura è una scelta di continuità rispetto agli indirizzi dell’amministrazione Zedda, con particolare attenzione alla cura del tessuto urbanistico e alla riqualificazione delle periferie.
A Cagliari dunque si presenta davanti agli elettori una coalizione quasi uguale a quella messa in campo dal centrosinistra per le ultime regionali (mancano Sinistra italiana e Leu, che non presentano loro liste). Anche stavolta il candidato viene da Campo progressista e l’alleanza vede il Pd sostenere, insieme con un’area vasta di liste civiche, un possibile sindaco non suo. Alle regionali il progetto non ha funzionato, ma stavolta le cose potrebbero andare in maniera diversa. «A Cagliari – spiega Francesca Ghirra – il centrosinistra ha vinto tutte le tornate elettorali più recenti, anche se, in generale, l’andamento non era favorevole». In effetti, nel capoluogo regionale la coalizione ha vinto le suppletive alle regionali dello scorso gennaio, quando ha strappato ai grillini un seggio alla Camera: quello del campione di vela Andrea Mura, dimessosi da M5S. Ma, soprattutto, a Cagliari il centrosinistra ha vinto alle europee. «Questo – dice ancora Ghirra – ci fa ben sperare».
A SFIDARE IL CENTROSINISTRA c’è Paolo Truzzu, 47 anni. La scelta del suo nome ha creato qualche tensione. La Lega avrebbe voluto un suo candidato. Sui tavoli romani il partito di Salvini ha lottato sino all’ultimo, ma, alla fine, nel complicato puzzle nazionale per definire le candidature di questa lunga tornata primaverile di elezioni amministrative, a spuntarla è stata Giorgia Meloni. La Lega non l’ha presa bene: in questi giorni a Cagliari il camion vela che invita a votare la formazione di Salvini gira senza il nome del candidato Truzzu.
Oggi in Sardegna non si vota solo a Cagliari. Sono ventotto i comuni in cui si aprono i seggi elettorali. La sfida più attesa è quella di Sassari, capoluogo di provincia. Qui il centrosinistra ha scelto un candidato indipendente, il magistrato Mariano Brianda, 64 anni. Lo sostiene uno schieramento politicamente simile a quello di Ghirra: una lista del Pd, una di Campo progressista e un buon numero di civiche. Nessuna lista di Sinistra italiana e di Leu. Corre invece, con un suo gruppo di aspiranti consiglieri, il Partito comunista di Marco Rizzo. La destra si presenta divisa: da una parte una coalizione formata da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito sardo d’azione; dall’altra una lista civica guidata da un ex sindaco della città, Nanni Campus, a suo tempo esponente di Alleanza nazionale. Infine, al contrario di Cagliari, Sassari ha un candidato Cinque Stelle: il consigliere comunale uscente Maurilio Murru.
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