Burkina, tutto cambia affinché nulla cambi (con Parigi)
Christian Kaboré durante il giuramento – LaPresse
Internazionale

Burkina, tutto cambia affinché nulla cambi (con Parigi)

Analisi Il nuovo corso politico nel "paese degli uomini integri" e i vecchi vizi della Françafrique che tornano
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 gennaio 2016
Altro che «completare l’opera di Sankara», come aveva promesso all’indomani della sua elezione, forse per depistare i crescenti scetticismi sul suo conto. Fresco di giuramento, Roch Marc Christian Kaboré (nella foto), nuovo presidente del Burkina Faso, dopo l’attacco terroristico che ha insanguinato Ouagadougou avrà ben altri obblighi con cui confrontarsi. E tutto passerà facilmente in cavalleria, di fronte all’imperativo “securitario” che rimbomba in ogni dove nella regione saheliana, amplificato dagli interessi di una rinnovata Françafrique, tra abituali paternalismi e vistosi riverberi neo-coloniali. Il fatto che oggi alla guida di un paese a maggioranza musulmana ci sia un presidente cattolico, che...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi