Buone pratiche, in Mali ai fornelli con cucine solari
Buone pratiche Gli attivisti di«Solar Cookers International »(Sci) sono presenti alla Cop29 in corso a Baku dove presentano i loro dispositivi in grado di cuocere con i soli raggi del sole. C’è […]
Buone pratiche Gli attivisti di«Solar Cookers International »(Sci) sono presenti alla Cop29 in corso a Baku dove presentano i loro dispositivi in grado di cuocere con i soli raggi del sole. C’è […]
Gli attivisti di«Solar Cookers International »(Sci) sono presenti alla Cop29 in corso a Baku dove presentano i loro dispositivi in grado di cuocere con i soli raggi del sole.
C’è una novità: il Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep), ha accordato un primo finanziamento a «Sci» per fornire soluzioni di cottura solare a emissioni zero alle comunità in Mali e nella Repubblica Centrafricana.
Una tappa significativa: si riconosce il ruolo della cucina solare nel contrasto concreto all’urgente crisi climatica ed energetica. Sono 2,1 miliardi le persone ancora prive di alternative rispetto alla legna da ardere o altra biomassa. Un semplice fornello solare, anche autocostruibile, può evitare l’uso di una tonnellata di legna all’anno per famiglia.
Ha spiegato la direttrice esecutiva di «Sci», Caitlyn Hughes: «Senza fornelli solari, la maggior parte delle donne in Mali e nella Repubblica Centrafricana sono costrette a ricorrere alla legna di preziose foreste, rischiando la salute a causa del fumo».
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