«Buon Ferragosto, camerati». È pronto il partito di Vannacci
La svolta Il comitato del generale scrive ai sostenitori, ecco il programma della «nuova avventura». Salvini trema. Il congresso della Lega snodo decisivo per il suo futuro
La svolta Il comitato del generale scrive ai sostenitori, ecco il programma della «nuova avventura». Salvini trema. Il congresso della Lega snodo decisivo per il suo futuro
Il diretto interessato, il generale Roberto Vannacci, mantiene l’ambiguità, e non conferma né smentisce. Anzi, in pubblico giura e spergiura di stare bene con la Lega e che i suoi rapporti con Matteo Salvini sono ottimi. Ma i suoi uomini si stanno muovendo eccome e gli indizi che portano a pensare che si stia preparando a fondare un nuovo partito si sommano. L’ultimo, la mail inviata ai simpatizzanti dell’associazione «Il Mondo al Contrario» in occasione di Ferragosto, in cui il presidente Fabio Filomeni chiede se siano «pronti per la nuova avventura politica». A leggere la mail, i dubbi sono pochi: «Buon Ferragosto a tutti i soci camerati iscritti e simpatizzanti del Comitato il Mondo al Contrario. Forza generale, siamo con te e siamo pronti per la nuova avventura politica». Più chiaro di così.
TRA L’ALTRO FILOMENI un partito, o comunque un movimento politico, lo ha già fatto nascere. Si chiama «Europa sovrana e indipendente». Ad andare a leggere il programma c’è da dire che calza a pennello con le convinzioni del generale Vannacci: la creazione di un’Europa delle nazioni, l’uscita da una Nato a guida anglo-americana, la liberazione del nostro continente dalla morsa egemonica statunitense e una politica estera volta a riallacciare i rapporti con la Russia putiniana. E ancora, il netto contrasto all’immigrazione clandestina. Se poi si vanno a guardare le idee base per la nuova società, è ancor peggio: la tutela assoluta della famiglia (si badi bene, famiglia al singolare, non famiglie. E quindi bianca, etero e possibilmente cattolica) e la lotta al diritto all’aborto da parte delle donne. Basta un semplice copia e incolla et voilà, il programma per la nuova creatura vannacciana è già pronto insomma. A questo si aggiunga che, pochi giorni fa, l’uomo di punta dell’altro comitato che sostiene il generale, «Noi con Vannacci», l’ex senatore leghista Umberto Fusco, è stato esplicito sulle intenzioni di Vannacci. «La Lega non la vota più nessuno, io e Roberto stiamo già pensando al dopo», ha detto.
FUSCO sta organizzando, per metà settembre, la due giorni a Viterbo del generale. Potrebbe essere l’occasione per sciogliere le riserve e lanciare ufficialmente la sua nuova creatura. E Salvini? In palese imbarazzo, già inguaiato nell’estate peggiore della sua vita politica almeno dai tempi del Papeete, il segretario leghista prova a minimizzare e non perde occasione per elogiare il suo generale, definendolo addirittura «una bellissima persona». La «bellissima persona» intanto continua a far parlare di sé, e non certo per uscite particolarmente gentili. A Ferragosto ha approfittato degli auguri per la festività per ribadire le sue convinzioni sulla presunta (da lui) poca italianità di Paola Egonu, uno dei suoi bersagli preferiti. Abbronzatura in bella mostra, a bordo di un’imbarcazione, l’europarlamentare (per ora) leghista ha voluto a dir suo «mettere il punto finale» a una questione che da tempo lo riguarda, appunto le accuse di poca italianità alla campionessa olimpionica, neo medaglia d’oro con la nazionale di volley femminile alle olimpiadi di Parigi.
«DI CHE COSA ho parlato di così strano nelle ultime ore? Sempre di tratti somatici – ha detto – Ho ribadito quello che avevo scritto nel libro: ovvero che una persona, per non fare i soliti nomi perché è una cosa generalizzata, che ha i tratti somatici tipici dell’Africa centrale e ha la pelle nera, non rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani, che invece sono di pelle bianca e hanno i tratti somatici tipicamente caucasici». Nulla di strano per lui, e probabilmente nemmeno per un militante leghista di fede salviniana. Ma Vannacci, pur essendo un europarlamentare eletto con la Lega, non è iscritto al partito, vale la pena ricordarlo. Anche perché il suo, almeno apparente, feeling col Carroccio dipende dal futuro (incerto) di Matteo Salvini. Il segretario leghista dovrà affrontare in autunno il congresso federale, dove gli oppositori interni potrebbero chiedergli il conto delle ultime debacle. Se la Lega dovesse tornare alle origini, federaliste e nordiste, difficilmente Vannacci potrebbe starci. A destra, quella estrema, in molti guardano a lui. E alla sua potenziale nuova creatura.
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