Un’altra «linea rossa» è stata superata. Sono trascorsi appena quattro giorni da quando Martin Schulz ha definito l’arresto dei giornalisti di Cumhuriyet – l’ultimo giornale d’opposizione rimasto in Turchia – come il superamento «dell’ennesima linea rossa contro la libertà di espressione» in quel paese, ed ecco arrivare la notizia dell’arresto dei deputati del partito democratico dei popoli (Hdp), preceduta dalla conferma di altri due arresti, riguardanti questa volta i due sindaci di Diyarbakir, la capitale curda nel sud est dell’Anatolia. «Un segnale agghiacciante dello stato del pluralismo in Turchia», commenta il presidente del parlamento europeo. «Ci aspettiamo che la Turchia...