Brevi sul coronavirus
Sale la febbre L’ambasciata della Rpc: «Stop ai pregiudizi» Il dottor Zhang in servizio presso l’ambasciata della Repubblica popolare cinese a Roma, ieri è andato allo Spallanzani, dove sono stati dimessi venti cinesi […]
Sale la febbre L’ambasciata della Rpc: «Stop ai pregiudizi» Il dottor Zhang in servizio presso l’ambasciata della Repubblica popolare cinese a Roma, ieri è andato allo Spallanzani, dove sono stati dimessi venti cinesi […]
L’ambasciata della Rpc: «Stop ai pregiudizi»
Il dottor Zhang in servizio presso l’ambasciata della Repubblica popolare cinese a Roma, ieri è andato allo Spallanzani, dove sono stati dimessi venti cinesi ricoverati (e secondo le infermiere non avrebbero trovati taxi e hotel disposti ad accoglierli). Parlando con i cronisti Zhang ha dichiarato che «nella comunità cinese si sta diffondendo il panico. Non per l’epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza», invitando «gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili».
In Toscana a scuola si mangia cinese
7mila bambine e bambini delle 56 scuole dei comuni toscani di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa e Calenzano, a mensa hanno trovato un menù speciale, della tradizione culinaria cinese, da mangiare con le tipiche bacchette. L’iniziativa, promossa dall’azienda pubblica Qualità&Servizi, ha trovato l’appoggio del sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro (Leu): «Appoggio in pieno questa iniziativa, il miglior antidoto agli orrendi episodi di razzismo, violenza e intolleranza».
Napoli contro la discriminazione
Oggi alle 16:30 in Piazza Municipio a Napoli si svolgerà un flash mob contro la discriminazione nei confronti dei cinesi, con la partecipazione del sindaco Luigi de Magistris, dell’assessore con delega alla Salute Lucia Francesca Menna, dell’assessore alla cultura Eleonora De Majo e dell’assessore alla Scuola Annamaria Palmieri. Il flash mob si terrà accanto all’installazione dell’artista cinese Liu Ruowang, uno dei maggiori artisti contemporanei, intitolata «Wolves coming».
Vietnam, 10mila persone in quarantena
Una comune di 10mila persone verrà posta in quarantena, per prevenire il rischio di propagazione del nuovo ceppo di coronavirus originato in Cina. L’annuncio delle autorità segue la conferma del 16mo caso di infezione da coronavirus nel paese. «A partire dal 13 febbraio 2020 attueremo con urgenza l’isolamento e la quarantena dell’epidemia nella comune di Son Loi», ha riferito una nota del ministero della salute vietnamita. La nota – come riporta Agenzia Nova – precisa che il periodo di quarantena si protrarrà per 20 giorni. Sono 5 i casi di infezione da coronavirus confermati, concentrati nella comune di Son Loi, nella provincia di Vinh Phuc. Foto Ap
La prima vittima in Giappone
Ieri Tokyo ha annunciato che il nuovo ceppo di coronavirus responsabile della grave epidemia in Cina ha causato la sua prima vittima sul territorio giapponese. Si tratta di una donna di 80 anni residente nella prefettura di Kanagawa, vicino a Tokyo. Secondo i media giapponesi la donna era stata ricoverata in ospedale il 22 gennaio scorso, e il primo febbraio le era stata diagnosticata una polmonite. Le sue condizioni erano progressivamente peggiorate, sino al decesso, avvenuto nella giornata di ieri.
800 pakistani sono «intrappolati» in Cina
Ottocento studenti pakistani sono «sottoposti a torture mentali», secondo le loro dichiarazioni, a Wuhan. Bloccati senza che il governo di Islamabad si sia mosso per aiutarli e – soprattutto – rimpatriarli.
«Non siamo stati evacuati e non siamo supportati», hanno detto al telefono a un giornalista del Guardian, «Siamo spaventati, è una situazione terribile. Siamo stati imprigionati in una stanza dell’ostello per più di 20 giorni. Negli ultimi tre giorni non ci è stato permesso di andarcene, nemmeno per il cibo, e siamo circondati dalla paura».
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