Brevi politica & società
Toti, si dimette il capo di gabinetto della Liguria Matteo Cozzani, ex braccio destro di Giovanni Toti e capo di gabinetto della Regione Liguria si è dimesso. L’uomo è indagato […]
Toti, si dimette il capo di gabinetto della Liguria Matteo Cozzani, ex braccio destro di Giovanni Toti e capo di gabinetto della Regione Liguria si è dimesso. L’uomo è indagato […]
Toti, si dimette il capo di gabinetto della Liguria
Matteo Cozzani, ex braccio destro di Giovanni Toti e capo di gabinetto della Regione Liguria si è dimesso. L’uomo è indagato di corruzione semplice e corruzione elettorale con l’aggravante mafiosa. È un uomo chiave della maxi-inchiesta. Le dimissioni potrebbero far parte della strategia difensiva per la revoca dei domiciliari. Dopo il terremoto giudiziario che il 7 maggio ha scosso la Liguria, si tratta del primo passo indietro politico. Proprio nel giorno in cui è stata ufficializzata la data della mozione di sfiducia contro Toti firmata dai gruppi di opposizione: andrà in Consiglio il 4 giugno. Dopodomani, intanto, ricominceranno gli interrogatori delle persone informate dei fatti. Davanti ai pm verranno convocati anche il sindaco di Genova Marco Bucci e l’armatore Gianluigi Aponte.
Il segretario leghista di Mantova: «Bambino negroide»
In un post pubblicato su Facebook, il segretario cittadino della Lega di Mantova, Cristian Pasolini, ha commentato così una foto in cui il sindaco dem Mattia Palazzi inaugura una palestra: «Ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bambino negroide (bimbo di colore, se non vogliamo usare correttamente i termini scientifici di lingua italiana)». Risponde il capogruppo Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino : «Difficile immaginare parole più sprezzanti, ingiuriose, razziste, indirizzate contro un bambino. Una vergogna». Per il deputato Aboubakar Soumahoro: «Una frase razzista che istiga all’odio». La Lega si è poi dissociata: «Pasolini non rappresenta il nostro pensiero».
Majidi interrompe sciopero della fame
Maysoon Majidi, 28enne curdo-iraniana rinchiusa da 6 mesi nel carcere di Castrovillari, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato lunedì. «Sono riuscita a farla desistere. Ha dichiarato di avere fiducia nella giustizia e nell’Italia, ma chiede che sia fissata presto l’udienza al tribunale del riesame per i domiciliari», ha dichiarato al Gr1 l’avvocato della donna Giancarlo Liberati. Majidi è accusata di essere una scafista, sebbene i due testimoni abbiano poi ritrattato le loro dichiarazioni iniziali. Le condotte incriminate, comunque, riguardano solo la distribuzione di acqua e cibo durante la traversata. La donna ha già perso 14 chili, al momento ne pesa una quarantina. Ieri la presidente di +Europa Manuela Zambrano ha iniziato uno sciopero della fame in solidarietà con Majidi.
Cannabis, vietato mostrare la foglia
Da sei mesi a due anni di carcere e multe fino a 20mila euro per chi usa «immagini o disegni, anche in forma stilizzata, che riproducano l’intera pianta di canapa o sue parti su insegne, cartelli, manifesti e qualsiasi altro mezzo di pubblicità per la promozione di attività commerciali». Lo prevede un sub-emendamento al ddl Sicurezza presentato dalla Lega. Tra le norme previste una nuova stretta sulla cannabis light, contro la quale ha protestato ieri in Aula il deputato e segretario di +Europa Riccardo Magi. A Montecitorio ha portato una bustina contenente proprio cannabis light provando a consegnarla al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso al termine del question time. «Questa eccellenza italiana, che non ha alcun effetto drogante, vi fa così paura?», ha chiesto Mag
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